
Dal
dibattito di questi giorni si apprende che verranno cancellate
le,seppur minime, misure di soppressione dei costi della politica:
parliamo dello stralcio della proposta che prevedeva la cancellazione
delle provincie sotto il 300 mila abitanti e la riduzione del numero di
deputati e senatori, misura rimandata a riforma costituzionale; il
contributo di solidarietà, inizialmente previsto nella misura del 5% per
i redditi sopra i 90 mila euro, scompare del tutto.
Grave, ancora, la misura che incide sul
mercato del lavoro nel quale viene introdotta una maggiore flessibilità e
si introduce anche la norma che stabilisce che i contratti aziendali
che derogano a quelli nazionali, sono estesi “erga omnes” (ovvero
varranno per tutti); viene quindi sdoganato l’accordo Fiat che ha
sollevato, nei mesi passati, un duro dibattito e scontro tra la Fiom e
la dirigenza dell’azienda.
Vengono
ridotte le misure di vantaggio fiscale alle società cooperative: una
stupida guerra alle cosiddette “cooperative rosse” rischia di
coinvolgere l’intero settore di assistenza socio-sanitaria , spesso
rappresentato da società che scelgono tale forma di organizzazione
aziendale.
Una politica, quella del governo
Berlusconi, tutta concentrata sui tagli per giunta indiscriminati che
avranno effetti depressivi e di macelleria sociale.
Sel Andria sostiene convintamente
l’opportunità di uno sciopero generale, cui siamo sicuri aderirà la
stragrande maggioranza di lavoratori.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà – Andria
Valentina Lomuscio - Michele Lorusso
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