La
bozza di manovra diffusa ad agosto, e le proposte emendative di cui si
ha notizia in questi giorni, assicureranno un futuro pieno di incertezza
dal punto di vista di intervento sociale delle istituzioni che non
saranno più capaci a garantire il minimo indispensabile dei servizi
propri di uno Stato sociale che rischia la completa cancellazione.
Dal
dibattito di questi giorni si apprende che verranno cancellate
le,seppur minime, misure di soppressione dei costi della politica:
parliamo dello stralcio della proposta che prevedeva la cancellazione
delle provincie sotto il 300 mila abitanti e la riduzione del numero di
deputati e senatori, misura rimandata a riforma costituzionale; il
contributo di solidarietà, inizialmente previsto nella misura del 5% per
i redditi sopra i 90 mila euro, scompare del tutto.
Grave, ancora, la misura che incide sul
mercato del lavoro nel quale viene introdotta una maggiore flessibilità e
si introduce anche la norma che stabilisce che i contratti aziendali
che derogano a quelli nazionali, sono estesi “erga omnes” (ovvero
varranno per tutti); viene quindi sdoganato l’accordo Fiat che ha
sollevato, nei mesi passati, un duro dibattito e scontro tra la Fiom e
la dirigenza dell’azienda.
Vengono
ridotte le misure di vantaggio fiscale alle società cooperative: una
stupida guerra alle cosiddette “cooperative rosse” rischia di
coinvolgere l’intero settore di assistenza socio-sanitaria , spesso
rappresentato da società che scelgono tale forma di organizzazione
aziendale.
Una politica, quella del governo
Berlusconi, tutta concentrata sui tagli per giunta indiscriminati che
avranno effetti depressivi e di macelleria sociale.
Sel Andria sostiene convintamente
l’opportunità di uno sciopero generale, cui siamo sicuri aderirà la
stragrande maggioranza di lavoratori.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà – Andria
Valentina Lomuscio - Michele Lorusso
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