Parte la campagna di SEL per tagliare le spese militari. Persino
Cameron in Gran Bretagna di fronte all’attuale crisi economica e dei
conti dello Stato ha deciso tagli sostanziosi alla spesa militare per
4-5 mld di euro. In Italia invece niente:
le ultime due manovre, insopportabili dal punto di vista dei tagli alla
spesa sociale e ai servizi ai cittadini e profondamente ingiuste per la
scelta di far pagare la crisi sempre agli stessi noti, cioè le fasce
sociali medio basse e i lavoratori dipendenti, non hanno certamente
intaccato le spese militari.
Eppure l’Italia spende più di 25 mld di euro l’anno per la spesa
militare, pari a circa l’1,4 del prodotto interno lordo e assolutamente
ingiustificabili nell’attuale situazione internazionale. Ma il punto
oggi non è solo questo. E’ profondamente immorale continuare per
esempio ad acquistare con i soldi pubblici aerei come gli F35 o le
costosissime unità navali FREMM e
contemporaneamente tagliare servizi essenziali per i cittadini e mettere i tickets per la sanità.
Così come, oltre che sbagliato politicamente, è quanto mai oneroso
per il bilancio dello Stato italiano continuare a spendere soldi per
missioni militari che durano da anni, periodicamente rinnovate dal
Parlamento in automatico, senza che se ne conoscano ormai gli esiti e
le finalità – l’Afghanistan in primo luogo – o che nascono in modo
improvvisato, con la pratica dei “volenterosi”, come è successo con la
Libia.
Tutte buone ragioni per mettere al centro del dibattito politico e
del confronto pubblico a tutti i livelli e in tutte le sedi un capitolo
così importante per riaprire decisiva partita, importante per
indirizzare le scelte verso tagli che fanno bene evitando quelli che
fanno male.
Loredana De Petris, Elettra Deiana, Paolo Cento
http://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/diamoci-un-taglio-alle-spese-militari/
QUI E' POSSIBILE FIRMARE
http://www.sinistraecologialiberta.it/petizione/
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