Mercato e ricorsi: Sel presenta un’interpellanza al sindaco sul pagamento del Comune all’avvocato.
Dalla polemica sui giornali, al consiglio comunale. Approda direttamente all’assemblea cittadina la vicenda delle determine per il pagamento dell’avvocato che ha difeso il Comune di Andria nei due ricorsi per il trasferimento del mercato settimanale.
Sinistra Ecolologia e Libertà, infatti, ha
presentato un’interpellanza al sindaco Nicola Giorgino per chiedere
chiarimenti sulla vicenda che Ninni Inchingolo, unico consigliere del
gruppo di opposizione, ricostruisce nel provvedimento.
Il Tribunale amministrativo regionale, nel marzo 2009 si pronunciò bocciando il ricorso dei residenti della zona 167 Nord-Terzo Comparto,
contrari allo spostamento del mercato nel loro quartiere e costituitisi
in un comitato presieduto dall’attuale consigliere comunale di
maggioranza Francesco Lullo (Andria 2010).
Anche il Consiglio di Stato, a cui intanto il
comitato aveva fatto ricorso, confermò la legittimità del provvedimento
di spostamento dell’amministrazione comunale. In entrambi i casi la
parte soccombente fu condannata al pagamento delle spese.
Spiega Ninni Inchingolo poi nella sua interpellanza: “Con
determinazione dirigenziale di liquidazione n.2772 del 25 Luglio 2011
sono state liquidate e pagate a saldo le spese e le competenze legali,
in favore dell’avv. Massimo Felice Ingravalle, maturate nella qualità
di difensore dell’ente comunale, nel giudizio di appello dinanzi al Consiglio di Stato, promosso dal comitato ‘Quartiere libero’”.
Continua il consigliere di Sel: “Con determinazione dirigenziale di
liquidazione n.2773 del 25 Luglio 2011 sono state liquidate e pagate a
saldo le spese e le competenze legali, in favore dell’Avv. Massimo
Felice Ingravalle, maturate nella qualità di difensore dell’ente
comunale, nel giudizio dinanzi al Tar Puglia, promosso dal comitato ‘Quartiere libero‘”.
E quindi i quesiti indirizzati direttamente al sindaco del consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà
che chiede “quali sono state le motivazioni, che hanno portato codesta
amministrazione comunale, a liquidare e pagare, in favore dell’avv.
Massimo Felice Ingravalle, le spese e le competenze legali che dovevano
essere pagate dalle parti soccombenti” e che vuol sapere anche “quali
sono state le motivazioni, per cui a oggi, non sono state recuperate le
somme dal comitato “Quartiere libero’”. Chiede infine “quando
l’amministrazione comunale, intende procedere al recupero delle somme,
nei confronti del comitato suddetto”.
La vicenda ha generato un acceso dibattito sulla stampa e, dopo che Inchingolo a sollevato il caso, si era registrata la replica del gruppo consiliare di Andria 2010, con il consigliere di Sel che aveva rilanciato, fino ai chiarimenti del consigliere Lullo e alla nuova presa di posizione di Andria 2010, dopo che era stata chiamato in causa anche il Movimento Consumatori.
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