venerdì 30 dicembre 2011

Non chiamatela (solo) questione di genere!



Post Forum Città di Giovani

Questa mattina, dopo la lunga giornata trascorsa al Chiostro di San Francesco in occasione delle prime elezioni di Presidente e Consiglieri/e del Forum Città di Giovani, si legge a mezzo stampa l’elenco degli eletti:  sette cognomi e la curiosità è tanta di capire chi siano i meritevoli/e  che hanno guadagnato la fiducia della maggioranza dei 444 accorsi per esprimere la propria preferenza ed eccola una bella sorpresa: nessuna donna in lista eletta!

Non chiamatelo dettaglio di poco conto... Non si pretendeva di certo l’irrigidimento delle regole prevedendo “quote rosa”, ma risulta spontaneo chiedersi: è possibile che neanche una donna sia stata ritenuta degna di sostegno? eppure di degne di sostegno ce ne erano veramente tante.

A partire da oggi, il lavoro da mettere in campo nella nostra Città dal punto di vista della partecipazione delle donne alla vita pubblica sarà tanto, sarà duro ma è un lavoro che “s’ha da fare”. Rimandare non è più possibile!


Valentina Lomuscio - Michele Lorusso

giovedì 29 dicembre 2011

Stop ai botti di capodanno anche ad Andria




Il 24 dicembre ad Andria in Viale Crispi la sezione di Andria dell' Oipa ha portato in campo la sua battaglia per la sensibilizzazione dei cittadini a "NON USARE PETARDI E BOTTI DI QUALSIASI TIPO" : ogni anno a causa dei botti muoiono migliaia di animali, non solo cani e gatti ma anche uccelli e animali salvatici. La sensibilità uditiva degli animali è talmente sviluppata che il rumore provocato dallo scoppio dei  fuochi artificiali e dei petardi causa loro un vero e proprio dolore. 

Nella giornata di ieri, Torino, Milano, Venezia e Bari, ed altre grandi città d’Italia, si sono schierate finalmente a favore dei nostri amici animali. Le ordinanze emesse in più di 830 comuni hanno l’obiettivo di ridurre i rischi legati all’uso di fuochi spesso micidiali, in particolare se usati con poca cura. 

La prima città pugliese ad emanare tale provvedimento è stata la città di Bari: siamo sicuri in queste ore anche altri comuni della nostra Regione si allineeranno ad un orientamento diffusosi a salvaguardia sia di animali che di “esseri umani”, che in alcuni casi terminano i propri festeggiamenti proprio nei locali di Pronto soccorso.

Chiediamo con queste poche righe che anche al Sindaco della Città di Andria emani un’ordinanza sindacale che vieti anche nella nostra Città la vendita di botti e che si multino pesantemente i trasgressori. Tale provvedimento non toglierebbe il fascino alla festa che di sicuro animerà, come in tutta Italia, anche le nostre strade: renderebbe più sicuri sia noi cittadini che i nostri amici animali, che pagano proprio nel primo girono di ogni anno, un prezzo molto salato.
Se davvero la civiltà di un paese si misura attraverso la cura con cui tratta gli animali (Gandhi) questa "tradizione" non solo va fermata ma abolita.


Oipa - Organizzazione internazionale protezione animali, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, l’Alternativa

giovedì 15 dicembre 2011

Il rebus del nuovo ospedale

Due conferenze dei Sindaci della Bat, tenutesi rispettivamente il 21 settembre e il 14 Novembre, hanno deciso di non decidere, sull’ubicazione del nuovo ospedale che deve sorgere in agro di Andria.
Alla vigilia della prima conferenza, come partiti di opposizione, sollecitavamo la conferenza dei Sindaci ad assumere una decisione in merito, perché “Una classe dirigente seria deve assumersi le proprie responsabilità per governare le vicende del territorio”. A nulla è servito il nostro appello, poiché c’è stata un’altra conferenza che è terminata con una fumata grigia.
Perché la conferenza dei Sindaci non riesce a trovare la quadra sull’ubicazione del nuovo ospedale, nonostante la stessa è a maggioranza di centrodestra?
Secondo noi, la decisione non è stata assunta per due motivi. Il primo sono le elezioni amministrative del 2012 che interesseranno le Città di Canosa e di Trani e quindi non si decide perché si temono le ricadute, in termini di consenso, che una decisione avrebbe potuto provocare. Il secondo motivo, è dettato sempre da ragioni politiche (con la p minuscola), dovute alle spaccature interne al centrodestra cittadino (che vede schierati su fronti opposti le due massime cariche cittadine) e provinciale. Ancora una volta, si sta giocando una lotta politica sulla pelle e sulla salute delle persone che, a causa del continuo rinvio, potrebbe veder svanire la possibilità di aver un nuovo ospedale perché si perderebbero i fondi a ciò destinati.
Le diatribe interne non ci interessano e pensiamo che sia davvero desolante che ci si stia attardando sulla decisione solo per questioni politiche di basso borgo.
Siccome riteniamo rappresentare una classe dirigente seria e responsabile, vogliamo rendere pubblica la nostra posizione. Non possiamo e non dobbiamo perdere questo treno, che rappresenta una vera e propria possibilità di crescita e di miglioramento dei servizi sanitari per il nostro territorio.
Secondo noi, il primo criterio da seguire deve essere quello dell’ individuazione di un’area di proprietà pubblica. Scelta dettata dal fatto che in periodi di magra, come quello che stiamo attraversando, non possiamo permetterci di sperperare danaro pubblico per gli espropri e inoltre non dobbiamo porgere il fianco a chi potrebbe speculare sulla compravendita dei suoli.
Se le eventuali aree pubbliche fossero interessate da condizionamenti oggettivi devono essere dimostrate le soluzioni possibili per la loro mitigazione, affinchè sia ben chiaro a tutti il rapporto costro-benefici.
Se, in ultimo, dalla precedente valutazione si dovesse evincere con estrema chiarezza l’impossibilità (a vario titolo) di poter ricorrere a qualsivoglia area pubblica, si dovrà procedere all’individuazione di suoli privati che non siamo sottoposti ad alcun vincolo, la cui individuazione dovrà avvenire mediante avviso pubblico. A tal proposito, ci é giunta voce che sarebbero state già individuate 2 possibili aree private,senza vincoli, compatibili con l'estensione necessaria e la centralità rispetto ai comuni di Andria(il più vicino in entrambe)ed i comuni di Corato-Trani e Canosa di Puglia. Se questo corrisponde a verità, il Sindaco e la conferenza dei Sindaci, cosa o chi aspettano per rendere pubbliche tali proposte?
Il secondo criterio, riguarda il bacino di utenza che l’ospedale dovrebbe servire. Poiché l’ospedale previsto dovrebbe avere una capienza di 350/400 posti letto, il bacino di utenza da prendere in considerazione è costituito da circa 250.000 persone. Tale bacino deve considerare la popolazione non solo della Bat, ma anche di province limitrofe, perché la programmazione dei nuovi ospedali è avvenuta a livello regionale e tale programmazione tiene conto non dei limiti territoriali delle singole asl o province, ma tiene in considerazione il numero di abitanti e la vocazione del presidio ospedaliero. Quello in questione dovrebbe essere polo dell’urgenza- emergenza.
Altro criterio da tenere in considerazione, è la facilità di raggiungimento da parte dell’utente e dei mezzi di soccorso. Prima di parlare di “facilità di raggiungimento”, è necessario un vero e proprio cambiamento culturale del modo di concepire quelle che devono essere le funzioni assolte dall’ospedale. È necessario che si diffonda la cultura della deospedalizzazione, che consideri l’ospedale come extrema ratio. La maggior parte delle funzioni che oggi sono svolte dall’ospedale, devono essere assolte da una capillare rete di strutture territoriali (le cosiddette case della salute).L’attuale ospedale Bonomo, per il quale esiste il vincolo di donazione da parte della famiglia Bonomo per il padiglione ex-Pediatria primo nucleo di costruzione, dovrà svolgere proprio questa funzione, cioè dovrà dare risposta alle necessità di diagnosi e cura, eccetto le urgenze. Quindi, portare l’ospedale fuori dal centro cittadino, non significa che l’utente per un semplice prelievo o per una radiografia deve recarsi presso il nuovo ospedale, ma continuerà a recarsi presso l’attuale struttura ospedaliera (di cui bisognerà conservare l’attuale parte dedicata ai servizi, Radiologia, Laboratorio di analisi, ecc…) che con gli specialisti ambulatoriali e una maggiore integrazione con i medici di famiglia, servirà a offrire migliori servizi territoriali di base, con una conseguente riduzione dei tempi di attesa. Per l’andriese che avrà necessità di raggiungere l’ospedale per le urgenze, non cambierà nulla, perché ci sarà la postazione del 118, locata nella stessa struttura, che provvederà a trasferire l’utente.
È arrivato il momento di decidere, sia perché rischiamo di perdere i fondi necessari per il nuovo ospedale, sia perché rimandando ulteriormente la decisione, i 56 mesi (dalla data di individuazione dell’area) che dovranno decorrere, nella ipotesi più veloce, per vedere realizzato il nuovo ospedale, non partiranno mai.
È necessario un atto di responsabilità da parte della Conferenza dei Sindaci, che speriamo possa assumere una decisione definitiva nel minor tempo possibile, da indirizzare alla Regione e alla Asl Bat.

lunedì 21 novembre 2011

“Inquinamento, un altro tassello”



In vista dell’insediamento di una discarica sull’Andria – Trani Sel chiede un consiglio monotematico.


“Un altro tassello, di un progetto complessivo di inquinamento del nostro territorio, sta per essere apposto”. Per questo motivo la segretaria cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà chiede la convocazione di un consiglio monotematico che affronti la discussione della discarica che la Ekobat ha proposto in una paozne nel territorio di Trani a pochi chilometri da Andria.

“Pochi sanno di questo progetto e nessuno ne parla, soprattutto la politica locale che sembra essere interessata a dibattere, con il metodo della contrapposizione a prescindere, su questioni futili e poco interessata e attenta a discutere di questioni che riguardano l’intera città, a prescindere dal colore politico che può caratterizzare ciascuno di noi” afferma Sinistra Ecologia e Libertà in una nota in cui si fa presente che “ci opporremo con forza a tutte quelle azioni volte a mettere in pericolo la nostra salute, la salubrità del nostro ambiente e del nostro territorio”.

Secondo quanto si legge nella richiesta di convocazione fatta da Sel, il sito si trova in un’area del territorio di Trani a ridosso della cava “con annesso frantoio ed impianto di betonaggio della Unical”. “A nord-ovest confina con analogo impianto industriale ( cava,frantoio ed impianto di betonaggio) del gruppo Matarrese. È da tenere in evidenza che sulla stessa area su cui sorge l’impianto produttivo del gruppo Matarrese nel 2010 è stato presentato un progetto da parte della General Cement Puglia, società appartenente allo stesso gruppo economico, per la realizzazione di un impianto per la produzione di cemento, con una potenzialità di 600mila t/a”.

Inoltre a nord il sito Ekobat confina con la discarica di rifiuti speciali della Eco Erre srl, autorizzata ad una volumetria di 800mila metri cubi. La discarica della Eco Erre, attualmente non in esercizio, sorge sulle particelle 65 e 66 del Foglio di mappa 50 del Comune di Trani e cioè in un’area immediatamente contigua al sito della Ekobat. La discarica della Eco Erre.

“Sempre a nord,ad una distanza di circa 250 metri dal sito della Eko Bat è ubicata la discarica di Rsu dell’Amiu al servizio del Ato Ba/1”. È autorizzata allo smaltimento di una volumetria di circa 3,5 milioni di tonnellate

“Noi pensiamo che la Città di Andria debba esprimersi su questa vicenda, perché anche se la discarica è prevista in agro di Trani, avrà comunque ricadute sulle città limitrofe, quindi, a giorni, presenteremo una richiesta di convocazione monotematica del Consiglio, dopo aver raccolto il numero di sottoscrizioni dei consiglieri comunali necessarie per far ciò”.



http://www.domaniandriese.it/wordpress/2011/11/inquinamento-un-altro-tassello/

mercoledì 16 novembre 2011

17 NOVEMBRE 2011 - GIORNATA MONDIALE DELLO STUDENTE



 Rispetto alle rovine cui siamo costretti a guardare oggi, amareggiati da come un altro “ventennio” ci abbia rubato il futuro, è necessario stringerci attorno all’idea che non sia giusto arrendersi e che sia giusto continuare a sperare che il domani sia migliore. E come poterlo fare se non ripartendo considerando centrale il rilancio dei saperi nel nostro paese: un profondo mutamento culturale è necessario.
Il sistema dell’istruzione, di ogni ordine e grado, è stato letteralmente destrutturato, l’individualismo è stato l’orientamento fondante del sistema culturale di questi anni. Si è cercato di cedere quello che era il posto dell’essenza al mero apparire, e alla fatica e dedizione spesso si è sostituita la necessità di “scavalcare sgomitando”.
Al leitmotiv del “si salvi chi può” (perché in questo Paese si salva veramente chi può) è necessario si inauguri una nuova stagione per il nostro Paese, dove la parola “competizione” venga sostituita dalla parola “cooperazione”.
Per tutto questo, siamo a fianco degli studenti nella giornata di mobilitazione mondiale. Il 17 novembre rappresenta un nuovo punto di partenza, in continuità con tutti i movimenti che dal 14 dicembre 2010 sono scesi in piazza, per la messa in discussione di un modello di produzione e di gestione, quello neoliberista, che tutto ha mercificato e per riportare al centro dell’agenda politica di questo Paese la creazione di sistemi che abbiano al centro le persone piuttosto che il mercato.

sabato 5 novembre 2011

“La pace a presidio della nostra democrazia”



Il 4 novembre è  la giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. Il Sindaco della nostra Città ha fatto pervenire il consueto messaggio di celebrazione. Così in un suo passaggio: “Solo perpetuando, di generazione in generazione, il ricordo delle gesta compiute da questi milioni di italiani, possiamo rendere viva ed attuale la memoria dei sacrifici compiuti per costruire l’Italia libera e democratica, difesa oggi come ieri, dalle Forze Armate che rappresentano un presidio alla stabilità ed alla sicurezza interna e della comunità internazionale”.
Posto che all’Italia libera e liberata hanno anche collaborato i movimenti partigiani e di liberazione nazionale che solo dopo circa vent’anni avrebbero portato a compimento pieno la democrazia nel nostro Paese, riteniamo, senza voler urtare la sensibilità di alcuno, che in queste occasioni è bene non cadere nella sola logica di retorica della guerra. Ci auguriamo di poter assistere in futuro a messaggio pieni oltre che di celebrazione del passato, anche di inviti di tipo “pedagogico” volti a rinverdire il significato profondo dell’art. 11 della Costituzione Italiana : “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Per dare compimento al disegno di una società democratica, alla logica delle contrapposizioni e dei conflitti, riteniamo sia indispensabile alla luce anche della situazione internazionale, caratterizzata da logiche di “guerra preventiva”, e nazionale, dare nuovo lustro al pensiero pacifista mai assopitosi e sempre valido per scongiurare nuove sciagure future.
Invitiamo il Sindaco a prendere in considerazione la proposta di aderire al Coordinamento nazionale degli Enti locali per la Pace, che ha tra sue le principali attività la promozione dell’educazione alla pace e ai diritti umani nella scuola, lo sviluppo della solidarietà internazionale e della cooperazione decentrata, l’organizzazione della Marcia per la pace Perugia-Assisi e delle Assemblee dell'Onu dei Popoli, l’impegno per la pace in Medio Oriente, nei Balcani e nel Mediterraneo, la costruzione di un’Europa, strumento di pace e di giustizia nel mondo. Sarebbe questa un’occasione di crescita per la nostra comunità e ci consentirebbe di metterci in rete con le altre realtà attive sul territorio nazionale che promuovono la nonviolenza.

Valentina Lomuscio
Co-coordinatrice Sel Andria

martedì 1 novembre 2011

RIPARTIAMO DAI SAPERI – ASSEMBLEA PUBBLICA


“Se la cultura, l’istruzione, i saperi sono disponibili ad ogni individuo, diventano un patrimonio della società, una ricchezza per tutti”.
Mercoledì 2 novembre alle ore 18.00 presso il circolo di Sel Andria (via Ettore Carafa, 1) si terrà un’assemblea pubblica su Scuola, Ricerca e Università.

Ne parleremo con Carlo De Sanctis, consigliere regionale nel 2005, presidente della VI Commissione “Pubblica Istruzione e Formazione Professionale”. Ispiratore del progetto “Diritti a Scuola”, oggi è vicepresidente dell’ADISU (Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) e rappresenta la Puglia al Tavolo tecnico della Conferenza Stato - Regioni sui temi dell'Istruzione. Attualmente è membro del Coordinamento regionale e della Presidenza nazionale di SEL.

La cittadinanza è invitata a partecipare.


giovedì 27 ottobre 2011

“Prostituzione, le donne solo le vittime”

 Sel dopo l’operazione dei Carabinieri che ha sgominato una banda: “Il reato è la tratta”



Vittime della tratta degli esseri umani prima che prostitutte. Da Sinistra Ecologia e libertà di Andria arriva il plauso alla recente operazione dei Carabinieri di Barletta che ha consentito di sgominare un presunto clan dedito allo sfruttamento della prostituzione, al cui vertice c’erano due andriese. E la definiciscono così: “Operazione di contrasto alla tratta di esseri umani: prima di essere sfruttate e indotte alla prostituzione, le donne vittime di aguzzini autoctoni sono prima di tutto vittime di un crimine riconosciuto dal diritto internazionale: il divieto di tratta degli esseri umani”.

Ma i due coordinatori del partito Valentina Lomuscio e Michele Lorusso tornano ancora una volta sull’ordinanza antiprostituzione del sindaco Nicola Giorgino della scorsa primavera e che “era tutta spostata a sfavore delle donne definite tentatrici”.

“Da questo triste fatto di cronaca – affermano ancora – emerge come le vere vittime siano in realtà le donne piegate alla volontà di sfruttatori senza dignità. Acquistare, vendere, usare sembrano essere ormai gli unici verbi capaci di circolare per le nostre strade del nostro Paese. E di questo dobbiamo sentirci un po’ tutti colpevoli. Se queste donne sono state oggetto di crimini così efferati (la privazione di libertà, di dignità, lo sfruttamento, la riduzione in schiavitù) è anche “grazie” alla complicità di quanti si rivolgo a loro”.

“Non a caso, nel nostro intervento, in cui esponevamo le ragioni della nostra contrarietà all’ordinanza antiprostituzione -aggiungono Lomuscio e Lorusso – concludevamo affermando che sarebbe stato utile prevedere anche dei percorsi di educazione sentimentale agli affetti per i poveri fruitori; pagare per un po’ di felicità è davvero molto triste. Sarebbe bene che la nostra comunità cittadina, tutta, si interrogasse sulla gravità di quanto emerso e si creassero occasioni di confronto tra le istituzioni, sindacati, associazioni e quanti rispondenti alla chiamata, per ritrovarci comunità e cercare strade utili per tentare di ricucire legami umani – concludono i due coordinatori di Sel – ed evitare di favorire col silenzio, la solitudine e l’isolamento delle vittime di soprusi”.


http://www.domaniandriese.it/wordpress/2011/10/prostotuzione-le-donne-solo-le-vittime/

giovedì 13 ottobre 2011

HABEMUS NANNI - OMAGGIO A NANNI MORETTI



Nanni Moretti è uno dei più originali registi cinematografici degli ultimi tempi, unico nel suo genere tutto particolare di raccontare storie ma soprattutto personaggi.
Ha attraversato oltre trent’anni di storia della sinistra italiana, e non solo, ma sempre con un forte spirito autocritico.
Insieme vogliamo ripercorrere tutta la sua filmografia convinti che nelle sue pellicole si possa rivivere un pezzo importante di storia italiana che ci aiuti a capire il presente e a guardare il futuro.

Introdurranno le proiezioni Savino Tammaccaro e Nicola Cicciarelli con la cortese collaborazione del Prof. Michele Palumbo (Docente di Storia e Filosofia).

Vi aspettiamo presso la sede di Sel Andria in via Ettore Carafa 1 alle ore 20.00


_______IL CAIMANO______

E' un film del 2006 diretto da Nanni Moretti.

Ha fatto esordio nelle sale italiane il 24 marzo 2006 ed è stato poi inserito nella selezione di concorso al Festival di Cannes.

Già prima dell'uscita nelle sale si è scatenata una bagarre di commenti sul film; molti politici italiani sono arrivati a chiederne la posticipazione rispetto alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 in quanto il film avrebbe "influenzato" l'elettorato.

Il regista ha sempre evidenziato come questo non fosse un film politico, bensì la storia di una coppia, in cui la tematica politica fa da cornice. Inoltre, più che parlare di Berlusconi, egli parla soprattutto del berlusconismo (o meglio dell'antiberlusconismo), dei vizi degli italiani e di come l'avvento di Berlusconi abbia cambiato in peggio le abitudini della gente, il suo consumismo.

mercoledì 12 ottobre 2011

Avvio del XV° Censimento generale della popolazione: rilievi sul bando da parte di Sel


Il censimento Istat è cominciato e l’amministrazione della città di Andria tardivamente ha adottato provvedimenti per la messa a bando degli incarichi, seguendo sempre la stessa traccia: l’improvvisazione!
Mentre le altre Amministrazioni si accingevano nei mesi precedenti a indire l’avviso per la selezione dei rilevatori Istat, l’Amministrazione comunale andriese sembrava non essere interessata a tale modalità di scelta: infatti alla data del 12 luglio (giorno in cui come gruppo consiliare di Sel abbiamo presentato interrogazione) non aveva ancora attivato la procedura per la redazione del bando.
La data d’inizio delle rilevazioni così si è avvicinata e l’Amministrazione ancora a metà settembre non aveva assunto nessun provvedimento in tal senso; si è così arrivati a discutere l’interrogazione in Consiglio comunale con la quale chiedevamo: “Se l’Amministrazione comunale, intende affidare gli incarichi di rilevatore I.S.T.A.T. ai dipendenti comunali, oppure intende, attraverso un avviso pubblico, procedere alla formazione di una graduatoria per l’affidamento degli incarichi suddetti, favorendo i giovani”. L’Assessore Civita ci ha risposto che l’Amministrazione avrebbe indetto un avviso pubblico. Così, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 252 del 22.09.2011 avente a oggetto: “15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni – 2^Fase attuativa – Indirizzi” e della conseguente D. D. n. 3480 del 23/09/2011, l’Amministrazione ha proceduto a una selezione pubblica finalizzata alla formazione di una graduatoria per il conferimento di incarichi di coordinatore (n. 3) e rilevatore (n.70).
Attraverso la nostra interrogazione, si è ottenuto quindi questo piccolo risultato: una piccola battaglia condotta per salvaguardare il principio della TRASPARENZA, che dovrebbe pervadere il modus operandi di una Pubblica amministrazione.
Adesso andiamo al contenuto del bando : un avviso di selezione pubblica elaborato in un paio di giorni, pubblicato il 24 Settembre e che prevedeva come termine ultimo di presentazione delle candidature il 4 Ottobre.
A nostro avviso i criteri di selezione potevano essere meglio elaborati, se l’Amministrazione avesse proceduto per tempo. Si sarebbe potuto, ad esempio,adottare criteri “estensivi” garantendo un’equa redistribuzione dei posti tra laureati/e e diplomati/e e prevedendo nel bando il criterio del rispetto della parità di genere.
Niente di tutto questo è stato fatto: l’inserimento di ulteriori criteri di scelta, avrebbe prolungato i tempi di elaborazione delle candidature, cosa che quest’Amministrazione non poteva permettersi visti i tempi e le scadenze che bisognava rispettare.
Usare come discrimine il titolo di studio non sempre è garanzia di professionalità e, inoltre, visti i tempi che corrono, sarebbe stata una previsione democratica quella di estendere i criteri di selezione includendo anche coloro che non hanno un titolo di studio universitario.
Su questa vicenda, se da un lato possiamo ritenerci soddisfatti per le modalità di scelta dei rilevatori e delle rilevatrici, dall’altro esprimiamo pare negativo sui criteri di scelta.
Con l’auspicio, che in futuro, l’Amministrazione si muova per tempo e proceda all’elaborazione di avvisi più equi e giusti, auguriamo buon lavoro a tutti e tutte coloro che sono stati/e selezionati/e.



I coordinatori
Michele Lorusso e Valentina Lomuscio

giovedì 6 ottobre 2011

Pdl/ Sel: Forza gnocca? Berlusconi non degno rappresentare Italia

Roma, 6 ott. (TMNews) - "Nella giornata in cui il nostro Paese celebra il funerale delle quattro lavoratrici aBarlettae il dolore si unisce alla rabbia per l'ingiustizia di una tragedia che diventa l'emblema del progressivo degrado delle condizioni di lavoro che tantissime donne stanno subendo, il presidente del consiglio si lascia andare in una battuta irripetibile, inaccettabile e assolutamente irrispettosa in un momento così triste". Lo afferma, a nome di Sinistra Ecologia Libertà, Monica Cerutti della segreteria nazionale di Sel, dopo le parole del presidente del Consiglio sul possibile nuovo nome per il partito, 'Forza gnocca'.
"Non si tratta di essere 'bacchettone' - prosegue l'esponente del partito di Vendola - ma di rilevare sempre più l'inadeguatezza di un personaggio che non merita più di rappresentarci in alcun modo. Purtroppo - conclude Cerutti - alla sostanza della sua incapacità di governo si unisce la forma che però è la grottesca rappresentazione della peggiore cultura maschilista che esprime questa maggioranza di cui Berlusconi è senza dubbio la punta di diamante".


http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2011/10_ottobre/06/pdl_sel_forza_gnocca_berlusconi_non_degno_rappresentare_italia,31857941.html?pmk=rss

mercoledì 5 ottobre 2011

Ad Andria 700mila euro dalla Regione per contributo integrativo per l’ERP

Nella Giunta regionale conclusasi in tarda mattinata, assegnati ad Andria 700mila euro quale contributo integrativo per l’edilizia residenziale pubblica




Foto: ©
La Giunta regionale ha accolto la richiesta del Comune di Andria relativa alla riconferma dei finanziamenti di € 1.342.787,94 concessi con la Delibera di Giunta regionale 8053/96 di cui € 66.898,21 già erogati dalla Regione Puglia al Comune stesso.

Con la decisione odierna, l'esecutuivo guidato da Nichi Vendola ha altresì concesso un finanziamento integrativo di € 700.000,00 da destinare ai lavori di recupero funzionale dell’immobile di proprietà comunale “ex Carcere Mandamentale” da adibire ad alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.

L’Esecutivo ha assegnato il termine di 13 mesi per pervenire alla fase di inizio dei lavori, a decorrere dalla pubblicazione del provvedimento odierno sul BURP.

"E' una notizia molto importante per la città di Andria e -sottolinea sull'argomento Ninni Inchingolo, capogruppo di SEL in consiglio comunale- significativa della volontà della Regione Puglia di sostenere quegli enti locali che decidono di avviare piani di recupero capaci di trasformare un rudere qual'è l'ex carcere mandamentale, destinandolo ad alloggio di edilizia residenziale pubblica. Credo che per un quartiere popolare qual'è Santa Maria Vetere è questa sicuramente una testimoniaza tangibile dell'attenzione che l'amministrazione regionale guidata da Nichi Vendola -dell'essere e non dell'apparire- ha sulle problematiche sociali".



http://www.andrialive.it/news/Politica/161234/news.aspx#main=articolo

martedì 4 ottobre 2011

Cenerentola 2011

E' successo a due passi dalla mia città, e  ho avvertito una stretta allo stomaco nell'apprendere la notizia. Per questo  ho deciso di scrivere questa nota.
Argomento: il crollo della palazzina a Barletta.
Svolgimento: nella vecchia palazzina era allestito un opificio, o come diciamo noi autoctoni, un laboratorio.
Alcune lavoratrici sono rimaste sotto le macerie, pare ci siano delle vittime.
Ci voleva una tragedia simile per tornare a parlare di quello che co.co.co, co.co.pro. e vari precariati occasionali hanno tentato di offuscare: il lavoro nero è vivo e gode di ottima salute.
In una struttura non a norma, ogni mattina, Cenerentole moderne vanno a faticare tutto il giorno per 400/500 euro al mese, senza la minima tutela sindacale o previdenziale.
Anche se solo per una stagione, io sono stata una di loro. So cosa vuol dire essere prelevate da casa da un furgone che non somiglia neanche lontanamente alla carrozza delle fiabe, so come ci si sente a lavorare e ad avere il fiato sul collo della kapò  di turno che bada affinchè non si alzi la testa dal tavolo di lavoro, so quanto pesa nelle ossa la stanchezza del ritorno a casa. Mamme, figlie, amiche, sorelle, minorenni  che cercano di arrotondare magri introiti familiari.
Mia sorella ci ha guadaganto due ernie, perché il capo preferiva investire nello sfarzoso matrimonio della figlia piuttosto che in un pedale nuovo per la macchina asolatrice. Io invece ci ho guadaganto una bronco-polmonite, perché l'elegante azienda nella quale lavoravo e che distribuiva il suo lavoro a tutti i mutandari della zona, riteneva inopportuno tenere a lungo acceso il riscaldamento, così eravamo costrette a lavorare con i piumini addosso. Da allora, quando sento "puzza di mutandaro", entro in allarme. Io svolgevo un lavoro d'ufficio, ma la puzza la sentivo lo stesso quando sul desktop del computer vedevo l'icona delle rate della porsche del titolare. Ci ho ripensato spesso a quell'icona, nelle tre settimane in cui ho tossito, sputato muco e ridotto il mio CULO a un colabrodo a furia di iniezioni di antibiotico.
Ma la malattia in fondo mi ha salvata. Ho dato un senso nuovo a tutto, ho cambiato la mia vita. Ma chi la cambia la vita di queste donne che non saranno mai eroine, che vedono i loro sogni incepparsi in un ingranaggio che si fa il possibile per mantenere oscuro, inesistente o peggio ancora, normale?
Quante cose può essere una donna. Black Mamba, La Sposa, Beatrix Kiddo. Bill, invece, è solo Bill e prima di essere il suo amante era il suo capo. Curioso, no? La fine è nota.


Loredana Mastrototaro

Sasso: arrivano i finanziamenti per borse studio dottorandi nel Piano del Lavoro


Più di 16 milioni di euro per i dottorandi della Puglia. A beneficiarne saranno i vincitori della borsa di studio che non sono stati finanziati due anni fa e l’anno scorso per mancanza di risorse. L’intervento varato dalla Giunta regionale, è previsto dal Piano straordinario per il lavoro. Si rivolge ai vincitori senza borsa dei percorsi di dottorato del XXV e del XXVI ciclo attivati nelle università pugliesi pubbliche e private riconosciute dall’ordinamento nazionale. Le borse finanziabili, da ripartire tra gli Atenei pugliesi, sono 346 e saranno liquidate per una, due o tre annualità, compatibilmente con il completamento dei percorsi di dottorato, in ogni caso entro il 30 settembre 2014. L’ammontare delle risorse disponibili è di 16,6milioni. Così salgono a 22 gli interventi del Piano per il Lavoro per un impegno pari a 240,6milioni di euro sui 340 totali. La notizia giunge nello stesso giorno dello sblocco, in favore della Puglia, della delibera Cipe da 360miioni, finalizzata a sostenere il sistema universitario e della ricerca. “E’ la seconda bella notizia per il mondo universitario pugliese”, ha dichiarato l’assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione Alba Sasso. “Con questo provvedimento della Giunta regionale sosteniamo direttamente l’alta formazione dei giovani. Un impegno che segue ad altri interventi già partiti con il Piano straordinario per il lavoro. Il nostro obiettivo è dare la possibilità ai giovani pugliesi di acquisire un alto livello di preparazione senza alcun onere finanziario a carico delle famiglie. Si cerca, così, di sopperire alle difficoltà economiche del sistema universitario, messo in questi anni alle corde dei tagli e dalle politiche operate dal Ministro Gelmini e del Governo nazionale”. (com.) 
 
 
PressRegione

giovedì 29 settembre 2011

Nuovo invito al confronto pubblico di Zaccaro al Sindaco Giorgino


Sono passati ormai due mesi dalla pubblicazione della nota-appello dell'Avv. Vincenzo Zaccaro, ex Sindaco della Città di Andria, diretta all'attuale Sindaco della nostra Città Avv. Nicola Giogino in cui si portava al centro della discussione le "eredità" delle passate amministrazioni, le cui critiche hanno fondato la base della politica adottata dall'attuale maggioranza, dalla sua entrata in carica fino ai giorni nostri. 
Per far luce sulle questioni, e per concedere a tutti i cittadini strumenti di valutazioni scevri da ogni tipo di manipolazione, nel testo della nota già citata (di cui riportiamo integralmente il testo) il Sindaco Giorgino veniva invitato dall'Avv. Zaccaro ad un confronto pubblico che  avrebbe consentito finalmente a tutti di acquisire un’effettiva conoscenza su quello che è accaduto in questi anni, prima e dopo la elezione dell'attuale maggioranza.
L'invito, passato sotto silenzio, è oggi riportato alla luce dalla videolettera diffusa in queste ore proprio dall'esponente di Sel, cui ci si attende risposta pubblica dall'attuale primo cittadino.


Videolettera n.1 




Andria, lì 01.08.2011

RISPOSTA APERTA AL SINDACO DI ANDRIA

Signor Sindaco,
dal momento che è cessato il mio incarico istituzionale nel febbraio del 2010, ho mantenuto il massimo riserbo possibile sulle vicende che caratterizzavano la “nostra amata Andria”, ma l’insulsa lettera che Lei ha inviato anche al mio indirizzo, naturalmente a spese degli “amati Andriesi”, mi costringe a risponderLe, perché veramente la misura è colma.-
Mi permetto invitarLa, cortesemente, a smetterla di dire menzogne sull’eredità del passato, con numeri debitori molto elastici e difformi, a seconda della circostanza e del pubblico che vuole impressionare con le Sue invenzioni, che sono soltanto il disperato tentativo di crearsi un àlibi rispetto alle tante promesse che ha fatto in campagna elettorale e che non riuscirà a mantenere.-
Vada a vedere i debiti fuori bilancio rinvenienti dal lontano passato (stiamo parlando degli anni ’80 del secolo scorso), che ha pagato l’Amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere.-
L’abbiamo fatto in silenzio e con responsabilità, senza proclami o vittimismi.-
Lei ha la fortuna, invece, di gestire un bilancio pienamente risanato.-
L’unica vera eredità che Lei ha ricevuto dal passato sono le opere o le progettualità, che Le hanno permesso di salvare la faccia in questi circa 18 mesi di sindacatura, andando ad inaugurare cantieri senza avere alcun effettivo merito.-
In relazione alla Tassa sui Rifiuti, mi sembra allucinante che Lei contesti alle passate amministrazioni di non averla aumentata, facendo passare per errore quello che è certamente un merito da ascrivere al passato.-
Anche perché ogni adeguamento era legato alla trasformazione da tassa a tariffa.-
Questo immagino Lei sappia, ma continua a mentire, dando percentuali di evasione assolutamente non veritiere, misconoscendo il lavoro fatto negli anni passati dall’Ufficio Tributi, che ha avuto riconoscimenti e che Lei ha smantellato.-
E non pensi affatto di impressionare i vecchi amministratori con la minaccia dell’“invio delle carte alla Corte dei Conti”, dove i bilanci ci vanno per legge, come Lei sa e fa finta di non sapere.-
Noi nel lavoro della Magistratura ci crediamo veramente, e non la consideriamo una clava persecutoria.-
La nostra scelta di non aumentare la tassa, negli anni passati, è stata tutta politica, pienamente sposata dall’intero Consiglio Comunale, perché noi siamo stati, sin da piccoli, abituati a frequentare le persone in difficoltà e quindi ci facciamo sempre carico del disagio altrui.-
Comunque, immaginando la Sua volontà di dibattere le questioni di responsabilità politica nelle opportune sedi, tralasciando “sfide” dinanzi agli organi giudiziari, mi permetto chiederLe, per il bene della Città che si fonda anche sulla corretta conoscenza, di invitarLa ad un confronto pubblico con il sottoscritto, che consenta finalmente a tutti di acquisire un’effettiva conoscenza su quello che è accaduto in questi anni, prima e dopo la Sua elezione a Sindaco.-
Ciò eviterebbe di continuare a disorientare i cittadini.-
Tale richiesta la formulo non certo per tutelare la mia persona, ma quella di tante brave persone che, nelle passate Amministrazioni, hanno svolto la loro opera al servizio della comunità.-
Era una richiesta che Le avevo fatto già in campagna elettorale e che Lei rifiutò.-
Ora, però, che Lei è saldamente a capo di questa Città, penso non possa nutrire timori di sorta.-
La sede ed il moderatore, o i moderatori, li può scegliere Lei.-
E per favore, non faccia rispondere a questa mia missiva da qualche Suo “stretto” collaboratore.-
Mi creda, oltre a dimostrare codardìa, farebbe una pessima figura.-
Aspetto con ansia un Suo riscontro.-
Distinti saluti.-

Vincenzo ZACCARO – già Sindaco di Andria

venerdì 23 settembre 2011

Aumento dell'Iva: vigilare contro la speculazione

I primi effetti della manovra economica cominciano a farsi sentire.
Tra le varie misure, che di certo non servono a far crescere il nostro paese, vi è l’aumento dell’iva, dal 20% si passa al 21%. Aumento che è stato imposto su tutti i beni, tranne che su quelli di prima necessità.
Ebbene, da qualche giorno, i commercianti hanno cominciato le operazioni di adeguamento dei prezzi che, all’occhio di qualche attento consumatore, non corrisponde all’aumento dell’1% dell’iva.
Molti commercianti, all’insaputa del consumatore, hanno aumentato i prezzi dei beni, andando ben oltre la percentuale di aumento prevista dalla manovra. Ciò è stato già dimostrato dai primi studi, condotti dall’ Osservatorio Nazionale Federconsumatori, dai quali si evince che il prezzo di alcuni beni è aumentato del 4% - 5%.
La nostra Città, non sembra essere estranea a questi episodi “truffaldini”. Da qualche giorno, ci sono giunte segnalazioni, da parte dei nostri concittadini, di aumenti sproporzionati dei prezzi. Addirittura qualche commerciante esponeva i vecchi prezzi e alla cassa ti calcolava l’aumento previsto dalla manovra, che andava ben oltre l’1%.
A parte questi gravi episodi, altri commercianti caricano il prezzo dell’aumento senza neanche rilasciare lo scontrino. Come dire, oltre al danno anche la beffa.
Non si può andare avanti così. È necessario che comincino tutti a pagare le tasse e per raggiungere questo obiettivo, uno degli strumenti è la “lotta all’evasione”. Per questo chiediamo a tutti gli andriesi di compiere due semplici gesti:
- verificare se il rincaro è pari all’1% previsto dalla legge. Se così non fosse, bisogna denunciare il commerciante alle autorità competenti;
- pretendere lo scontrino affinché le tasse, compreso il rincaro dell’1%, non vadano nelle tasche degli evasori, ma in quelle dello Stato. Anche in questo caso, chi si rifiuta di farlo deve essere denunciato alla Guardia di Finanza.
È giunto il momento di dire basta all’evasione e per curare questo cancro della nostra società, bastano questi piccoli gesti, compiuti da tutti quotidianamente.
Inoltre, accanto all’impegno di “denuncia” dei cittadini, chiediamo all’Amministrazione di porre in essere delle azioni volte a ridurre al minimo questo fenomeno.


f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

giovedì 22 settembre 2011

Diamoci un taglio! Alle spese militari

Parte la campagna di SEL per tagliare le spese militari. Persino Cameron in Gran Bretagna di fronte all’attuale crisi economica e dei conti dello Stato ha deciso tagli sostanziosi alla spesa militare per 4-5 mld di euro. In Italia invece niente: le ultime due manovre, insopportabili dal punto di vista dei tagli alla spesa sociale e ai servizi ai cittadini e profondamente ingiuste per la scelta di far pagare la crisi sempre agli stessi noti, cioè le fasce sociali medio basse e i lavoratori dipendenti, non hanno certamente intaccato le spese militari.
Eppure l’Italia spende più di 25 mld di euro l’anno per la spesa militare, pari a circa l’1,4 del prodotto interno lordo e assolutamente ingiustificabili nell’attuale situazione internazionale. Ma il punto oggi non è solo questo. E’ profondamente immorale continuare per esempio ad acquistare con i soldi pubblici aerei come gli F35 o le costosissime unità navali FREMM e
contemporaneamente tagliare servizi essenziali per i cittadini e mettere i tickets per la sanità.
Così come, oltre che sbagliato politicamente, è quanto mai oneroso per il bilancio dello Stato italiano continuare a spendere soldi per missioni militari che durano da anni, periodicamente rinnovate dal Parlamento in automatico, senza che se ne conoscano ormai gli esiti e le finalità – l’Afghanistan in primo luogo – o che nascono in modo improvvisato, con la pratica dei “volenterosi”, come è successo con la Libia.
Tutte buone ragioni per mettere al centro del dibattito politico e del confronto pubblico a tutti i livelli e in tutte le sedi un capitolo così importante per riaprire decisiva partita, importante per indirizzare le scelte verso tagli che fanno bene evitando quelli che fanno male.


Loredana De Petris, Elettra Deiana, Paolo Cento


http://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/diamoci-un-taglio-alle-spese-militari/




QUI E' POSSIBILE FIRMARE


http://www.sinistraecologialiberta.it/petizione/

martedì 20 settembre 2011

Sel in bici: "Critica alla crisi e ai modelli di consumo imperanti"

Uno dei pilastri fondamentali di SEL, è quello della promozione della mobilità sostenibile che deve rappresentare il modello di sviluppo delle nostre Città nei prossimi anni.
Ormai l’aria è diventata irrespirabile ed è diventata una delle fonti di malattie cancerogene per eccellenza, a causa dell’utilizzo eccessivo delle auto, anche per piccoli spostamenti. Continuare così, non si può e soprattutto non ci conviene. Ecco perché siamo convinti che le Amministrazioni locali, debbano investire nella promozione dell’utilizzo della bici, che deve diventare un mezzo di trasporto giornaliero e non un mezzo per la passeggiata domenicale. Ne guadagneremmo tutti in termini economici e soprattutto salutistici.
La bici come mezzo di trasporto di massa è alla base dell’evento “Puglia in Bici- 2011 – Sali in SEL - Per un movimento sostenibile”, organizzato dal Circolo “Giancarlo Siani” di Pulsano (TA). L’idea è semplice: promuovere il movimento sostenibile attraverso un’ iniziativa simbolica di uno o più ciclisti che nel giro di alcuni giorni, mediante uno spostamento a tappe, hanno coperto tutte le province pugliesi per dimostrare la possibilità di potersi muovere sul nostro territorio non solo con i mezzi motorizzati ma anche con sistemi alternativi.
L’iniziativa è stata anche uno strumento di partito per unire in un percorso “ideologico” i differenti Circoli in Puglia attraverso una partenza ed un arrivo simbolico da essi, ed un transito nei paesi interessati, tessendo legami tra tutti coloro che hanno aderito alla grande famiglia di Sinistra Ecologia e Libertà in Puglia.
Il circolo di SEL Andria, ha aderito alla suddetta iniziativa e Sabato scorso, presso il piazzale antistante la scuola Aldo Moro, ha accolto con entusiasmo la carovana. Durante la sosta, si è discusso delle diverse azioni da mettere in campo per promuovere l’utilizzo della bici come mezzo di trasporto e di critica alla “crisi” e ai modelli di consumo imperanti.
Questa iniziativa rappresenta un piccolo passo, di un lungo percorso, per disegnare la Città che vorremmo.
Nei giorni scorsi inoltre SEL Andria è stata impegnata a raccogliere le firme per il referendum per dire “no al porcellum”. Grande è stata la partecipazione della cittadinanza che non si è tirata indietro alla chiamata della Democrazia.
Prossimo appuntamento per il circolo cittadino sarà la manifestazione nazionale di SEL prevista per il 1 Ottobre a Roma in piazza Navona: “Ora tocca a noi – Tutti in piazza con l’Italia che vuole cambiare”. Una manifestazione finalizzata a fare il punto della situazione relativamente alla fase storica drammatica che l’Italia tutta sta attraversando, a sancire un passaggio storico di grande rilievo, a evitare che la crisi venga ulteriormente negata dai politici al potere, ad aiutare il popolo italiano a credere nella possibilità di un cambiamento radicale in cui non si cerchi di far quadrare i conti mettendo in ginocchio il paese bensì dandogli nuova linfa vitale.
A tal proposito, il circolo di Andria sta organizzando un pullman con partenza da Andria. Chiunque fosse interessato può dare la propria adesione chiamando al seguente cell: 3200381719 (Michele)
Il costo è di 15 euro a persona.
Vi aspettiamo


f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio

domenica 18 settembre 2011

Piano per il Lavoro. Al via la terza edizione di Diritti a scuola: 30milioni per la scuola pugliese


Immagine associata al documento: Primo giorno di scuola in Puglia con la terza edizione del Progetto Diritti a Scuola, il programma che qualifica il sistema scolastico e previene la dispersione favorendo il successo formativo.
A disposizione del sistema scolastico 30milioni di euro che potrebbero anche aumentare a seconda delle necessità degli istituti, favorendo l'occupazione per oltre 2.000 lavoratori tra docenti e personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari).

A permetterlo l'Accordo firmato il 31 agosto di quest'anno dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini.
Grazie all'intesa la Regione Puglia si appresta a pubblicare un bando finanziabile con le risorse del Fondo Sociale Europeo al quale potranno accedere le scuole statali del 1° e del 2° ciclo di istruzione elaborando progetti finalizzati a potenziare i processi di apprendimento ed a sviluppare le competenze degli allievi. Il bando, previsto dal Piano straordinario per il Lavoro in Puglia, sarà pronto entro la fine del mese ed ha un importo di 30milioni di euro.

Sale così a 13 il numero di interventi del Piano per il lavoro e ad oltre 156,5milioni le risorse pubbliche già impegnate su un totale di interventi pari a 340miloni di euro.

Secondo l'Accordo sottoscritto con il Miur, le scuole dovranno presentare progetti per classi o gruppi di alunni di scuola primaria, di scuola secondaria di 1°grado e del primo biennio della scuola secondaria di 2° grado. I progetti riguarderanno l'ambito linguistico e scientifico per la scuola primaria e le discipline di italiano e matematica per la scuola secondaria di 1° e 2° grado.

Un accordo fondamentale dunque per l'aumento dei livelli di apprendimento e la lotta alla dispersione scolastica, che è tuttavia altrettanto importante per l'impatto sull'occupazione. L'accordo prevede infatti che per le realizzazione delle attività previste dai progetti sia impiegato esclusivamente personale precario (docente e Ata) inserito nelle graduatorie ad esaurimento che abbia avuto un incarico di supplenza (annuale o fino al termine delle attività didattiche) in uno o in tutti e tre gli anni scolastici appena trascorsi (2008-2009, 2009-2010, 2010-2011) o che abbia ricevuto negli stessi anni, attraverso le graduatorie di istituto, una supplenza di almeno 180 giorni. Questo personale tuttavia non deve essere destinatario nell'anno scolastico iniziato oggi di alcun contratto.

Così tornano nel mercato del lavoro maestri, professori, segretari, tecnici e collaboratori che pur avendo lavorato nei tre anni scorsi, quest'anno resterebbero disoccupati. Si tratta di oltre 2000 persone, per i quali il progetto rappresenta un'indispensabile boccata d'ossigeno
http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/DettaglioNews?id_news=2246&id=19331