martedì 3 aprile 2012

SEL “per contrastare la criminalità, l’unica arma invadere le piazze con la propria presenza”


I coordinatori cittadini SEL, Michele Lorusso e Valentina Lomuscio intervengono sul tema "Sicurezza in città", argomento sul quale, appena qualche giorno fa, si esprimeva il movimento politico Andria 2010. E' proprio in risposta alla nota del gruppo di maggioranza che Michele Lorusso e Valentina Lomuscio affrontano la questione: 
"Da quando l’amministrazione Giorgino si è insediata, di racconti e di favole ne abbiamo sentite a bizzeffe. Spesso e volentieri protagonista ne è il movimento Andria 2010.L’ultimo racconto diffuso ha per tema la sicurezza in Città.

Dinanzi alla “chiave di volta” dell’azione politica che avrebbe dovuto contraddistinguere sia il distacco con il passato, sia un nuovo stile politico e di amministrazione della città (su cui l’attuale amministrazione ha basato l’intera campagna elettorale) abbiamo preferito non proferire parole e attendere che qualcosa di concreto fosse fatto. Abbiamo sempre pensato che cavalcare l’onda della sensazione di insicurezza che invade la vita quotidiana dei cittadini andriesi, non avrebbe giovato a nessuno ed abbiamo voluto solo richiamare tutti, le Istituzione comunali in primis, a reagire e a dare segnali di “cura della comunità”, dinanzi alla sensazione di paura che ha dilagato nell’ultimo periodo.
Per ora siamo ancora a bocca asciutta!"

Nella nota SEL fa riferimento al comunicato di Andria 2010 che parla dell’incremento del numero di vigili urbani come la panacea di tutti i mali; "noi ci limitiamo a constatare - proseguono i coordinatori SEL - che il pattugliamento e la presenza importante di presidi di controllo scarseggia nelle ”zone sensibili”, concentrata tutta com’è nelle zone invece centrali della città. Oggi, proclami stampati a parte, non abbiamo ancora un’idea precisa di cosa concretamente la giunta e la maggioranza di centrodestra intenda fare e promuovere per stimolare la cultura della legalità".

"Andria, giorno per giorno, vive fenomeni di criminalità e microcriminalità diffusa (dalla rapina, all’atto di bullismo) che toccano da vicino la vita dei commercianti, dei ragazzi e ragazze, dei/delle cittadini/e tutti/e.
Soltanto qualche mese fa diversi esponenti politici e non solo (tra cui anche l’On. Fucci), chiedevano l’intervento dell’esercito in Città. Oggi per fortuna tale richiesta non è più caldeggiata: è evidente che si è compreso che insistere su interventi propagandistici non produce alcun effetto se non quello di fomentare l’insicurezza generale".

SEL continua a sostenere l'unica arma efficace di contrasto alla criminalità ovvero "quella di cui è dotata la società civile tutta: invadere le piazze e le strade con la propria presenza". Michele Lorusso e Valentina Lomuscio si riferiscono al corteo promosso il 21 marzo scorso anche nella nostra Città da Libera e da associazioni cittadine.

"Alla promenade in testa del corteo abbiamo preferito mescolarci ai colori che lo animavano, tra i bambini, le donne e gli uomini che vi hanno potuto prendere parte. Per noi quella marcia rappresenta l’inizio di un percorso (e non una manifestazione spot) che deve “contaminare” la Città tutta affinché si diffonda la cultura della legalità, necessaria per renderla più vivibile e sicura nel concreto.
Per far questo, - concludono i due coordinatori cittadini SEL - non basta solo richiamare tutti al senso di responsabilità: le Istituzioni in primis devono credere e investire in questo percorso; esse sono deputate all’amministrazione della cosa pubblica e gli amministratori stessi devono sentire sulle proprie spalle l’onere di dare risposte. In caso contrario, riflettano sulla opportunità e sulle possibilità ancora esistenti di poter essere “utili” alla comunità tutta".


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