giovedì 26 gennaio 2012

Per Stefania…




 "Ciò che non si può dire in poche parole, non si può dire neanche in molte". Queste le ultime parole postate sul suo profilo Facebook da Stefania Noce, 24 enne siciliana uccisa per mano del proprio compagno coetaneo lo scorso dicembre.
Stefania era una di noi: una compagna, una donna, una ragazza impegnata.
Il suo nome purtroppo si aggiunge all’elenco troppo lungo di vittime di femminicidio: si… così ci piace chiamarlo. Perché oggi in Italia come nel mondo si muore di violenza contro la donna “in quanto donna”.
La dimostrazione di potenza (presunta potenza) che motiva ed anima gesti estremi come quello di togliere la vita ad un altro essere umano, non ci troveranno ovviamente mai rassegnate e non ci demotiveranno: continueremo a lottare affinché a noi donne non venga mai più servito il “conto da pagare” con la vita solo perché si è scelto di essere sé stesse, solo perché a testa alta si rivendica un proprio spazio di autonomia, si sceglie di vivere la propria vita.
Oggi 26 gennaio, in contemporanea in diverse città d’Italia, si accenderanno migliaia di fiaccole per ricordare Stefania Noce e tutte le donne vittime di violenza. L’iniziativa è promossa da Se non ora quando di Catania e vi hanno aderito nuovi comitati SNOQ e tante associazioni e organizzazioni politiche.
Il tema della lotta alla violenza di genere è un tema fondante la società che stiamo costruendo; nessuna di noi deve sentirsi esclusa dal compito che ci richiama al dovere di lottare per l’affermazione di diritti che ciclicamente pare vengano messi in discussione.
Oggi si presenta nella sua massima attualità l’esigenza di riportare al centro della discussione le tematiche femminili, il punto di vista delle donne, per non disperdere i contributi e le lotte che nel tempo sono state sostenute da chi prima di noi ha assunto su di sé il compito dell’affermazione di una identità, quella femminile, spesso schiacciata dal machismo e dalla sopraffazione (ovviamente tutta al maschile).  
Proprio per questo vogliamo riportare un passaggio di poche righe ma  molto significativo estratto da un articolo pubblicato sulla rete studentesca e scritto proprio da Stefania cui non è necessario aggiungere altre parole:
“A coloro i quali pensano ancora che il “femminismo” sia l’estremo opposto del “maschilismo”: non risulta da nessuna parte che quest’ultimo sia mai stato un movimento culturale, né, tanto meno, una forma di emancipazione!”

Rete delle donne di Sel Andria

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