mercoledì 20 luglio 2011

Sull'attacco speculativo in borsa e innalzamento del tasso di rendimento dei titoli di Stato


Abbiamo chiesto ad uno studente della Facoltà di Economia e Commercio Internazionale di Bari di spiegarci in maniera semplice, in che cosa consistesse l'attacco speculativo in atto attualmente e un'opinione sulla prospettiva che si sta aprendo nello scenario nazionale ed europeo.


"Ciao a tutti

Mi auguro di essere il più chiaro possibile usando meno parole possibili.

Gli speculatori altro non fanno che scommettere "contro" l'istituzione di turno che si trova in difficoltà.

Perché si innalzano i tassi di interesse?

Tralasciando per un attimo la speculazione, lo Stato che si trova ad avere finanze non a posto, nel momento in cui cerca di finanziare il proprio debito attraverso l'emissione di titoli di Stato si trova ad essere meno appetibile rispetto a quei Paesi considerati più solidi. E' meno appetibile perché ovviamente a parità di tasso di interesse, io investitore sono più propenso a sottoscrivere un titolo dell'istituzione più sicura piuttosto che un titolo di una che è a rischio default.

Il paese meno "buono" cosa può fare per invogliare i sottoscrittori a concedergli i suoi risparmi? Gli garantisce un premio per il rischio, ovvero gli concede un tasso di interesse più alto (infatti, lo swap fra i titoli a 10 anni Italia/Germania negli ultimi giorni sta aumentando, perché lo swap identifica il differenziale nel tasso concesso su quei titoli).

Quindi lo Stato "buono" può pagare un tasso relativamente inferiore (perché il sottoscrittore è al riparo da problemi di solvibilità) mentre lo Stato "cattivo" deve convincere il sottoscrittore garantendo rendimenti più alti.


La speculazione.

Un Paese con una situazione (anche solo ipotizzata) difficile, può essere preda di attacchi (che possono riuscire o meno) perché gli speculatori si attendono un aumento dei tassi...

Ma perché l'aumento dei tassi è loro favorevole? Perché ad oggi, gli speculatori che scommettono contro l'Italia (che non è ancora un paese in dichiarate difficoltà, ma un paese con le finanze che non promettono nulla di buono) vendono titoli di stato allo scoperto es. a 30gg (ovvero non possedendoli ancora; è un contratto ammesso in borsa. Vendono oggi una quantità di titoli (che non hanno, ai tassi, fissati oggi, relativi ai titoli a 30 gg) per poi comprare "a pronti" (senza differimento temporale) poco prima del termine per la vendita, sperando che nel frattempo il tasso di interesse sia stato innalzato, ritrovandosi alla fine del giochino ad aver sottoscritto titoli che garantiscono un tasso maggiore rispetto al tasso dei titoli di Stato che hanno venduto allo scoperto.

Soprattutto, il "vendere" allo scoperto è una pratica che fa aumentare l'offerta di titoli (nel nostro esempio) ai trenta giorni, a fronte di una domanda costante (o calante se le cose vanno palesemente male), portando ad un avanzo di titoli di nuova emissione che per essere piazzati richiedono.... un tasso di interesse più alto. Ovviamente, perché le somme mosse sul mercato dei titoli influenzino l'offerta di titoli, queste devono essere di ingenti quantità (solitamente uno speculatore da solo non fa molto... già una decina di GROSSI speculatori possono influenzare l'offerta con grandi somme a testa).

In conclusione il tasso di interesse si alza sia perché i "fondamentali" dello Stato non sono buoni (bassa crescita, alto debito pubblico, ...) sia per il meccanismo di domanda e offerta nel mercato dei titoli.

Detto questo la speculazione altro non è che una scommessa... se lo Stato non cede, lo speculatore, alla fine del giochino, si ritrova solo con un bel po' di soldi in meno.

La Bancarotta infine si ha quando lo Stato dichiara che gli è impossibile rimborsare i titoli di stato in scadenza... Una cosa difficile... soprattutto oggi con l'UE dove c'è una specie di sussidiarietà fra Paesi membri.

Spero si capisca qualcosa..."

Davide

Studente di Economia e Commercio Internazionale

Uniba

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