lunedì 31 gennaio 2011

Non cementateci i polmoni!


Lunedì 31 Gennaio si discuterà in Consiglio Comunale della questione riguardante il cementificio previsto sull’Andria - Trani. Di questo non possiamo che esserne soddisfatti, soprattutto perché la discussione sarà affrontata dai consiglieri comunali, alla luce dei pareri (scientifici) che sono stati forniti agli stessi dal Dott. Dino Leonetti, dal Prof. Vincenzo Coviello e dal Prof. Giorgio Assennato (Direttore Generale Arpa Puglia).

Ancora una volta, vogliamo ribadire il nostro NO al cementificio.

Se si considera, la crisi del settore edilizio, il fatto che la cementeria è prevista a ridosso della discarica e se si considera la possibilità prevista dalla legislazione vigente (possibilità di cui si sono avvalsi 59 cementifici presenti in Italia) di bruciare rifiuti, è facile dedurre che, per contenere le spese, i Matarrese opteranno per quest'ultima.

Inoltre, a parte l’attività che si andrà a svolgere all’interno del cementificio, bisogna valutare che dai camini saranno emesse polveri che si aerodisperdono per molti chilometri, lontano dalla fonte emittente, in particolare le polveri ultrafini, quelle di dimensioni inferiori a 0,2 micron, che non sono trattenute da nessun filtro e che di norma non vengono monitorate. L’EPA, -Environmental Protection Agency – United States, ha stimato una “emissione di diossine pari a 0,29 nanogrammi di diossine equivalenti per kg di clinker prodotto nei cementifici che non utilizzano rifiuti come combustibili e di 24,34 nanogrammi/kg invece nei cementifici che usano rifiuti come combustibile, in altri termini la combustione di rifiuti emette da un cementificio 80 volte più diossine rispetto all’utilizzo dei combustibili fossili usuali". In poche parole, tale impianto sarà la causa dell’incremento del numero di persone che saranno colpite da cancro, malattie cardiorespiratorie, ecc…

Bisogna considerare non solo i fumi emessi dai camini, ma anche l’impatto sull’inquinamento atmosferico dei mezzi del parco veicolare circolante che transiteranno sull’Andria - Trani dopo l’apertura del cementificio.

Non è tutto.

Tale impianto avrà ricadute negative anche sull’agricoltura del nostro territorio in quanto l’UE stabilisce che i prodotti agroalimentari (e i loro derivati) nel raggio di 15 Km da un inceneritore non possono avere il marchio Dop o Doc. Sarebbe un ulteriore danno inflitto alla nostra agricoltura, che già patisce le conseguenze di una pesante crisi economica.

Senza considerare tutte le altre esternalità che un impianto industriale come un cementificio genera.

A parte queste valutazioni, bisogna esaminare non solo l’impatto del cementificio singolarmente, ma va fatta una valutazione cumulativa di tutti gli insediamenti industriali già presenti ed operanti sul tratto di strada interessato , quello dell’Andria - Trani.

Il nostro auspicio è che il Consiglio Comunale di Lunedì si esprima in maniera contraria all’insediamento del cementificio, perché la NOSTRA SALUTE e il NOSTRO TERRITORIO vanno tutelati a prescindere dal colore politico di appartenenza.

A giorni comunicheremo le date dei banchetti per la raccolta firme contro il cementificio.



F.to I coordinatori di SEL Andria


Lomuscio Valentina – Lorusso Michele

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